Razionale di una comparsa on-line
Perché riproporre con la convinzione di fare cultura una esperienza in tema di terapia antalgica già vissuta 10-15 anni fa?
Perché una delle battaglie lanciate recentemente nel 2001 dall’allora Ministro della salute prof. Umberto Veronesi cioè il progetto “Ospedale senza dolore” è rimasto incompiuto.
In Italia solo tre Regioni: Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Veneto hanno portato avanti questo progetto, nel resto d’Italia il nulla.
Anch’io ho contribuito a realizzare questo progetto nella Regione ove ho operato e sicuramente lo ho anche anticipato.
Fin dagli anni ’87 ho reso operativo un Centro autonomo per la cura e il trattamento del dolore a Verona.
Il Centro si proponeva come razionale del porsi in essere per rappresentare le linee guida nel trattamento delle patologie dolorose in maniera autonoma, continua e continuativa con possibilità cioè di ricovero in questa struttura per i pazienti più debilitati. L’impegno culturale deve continuare ancora se si constata a quasi tre anni di vita dalla Legge 12 del 2001, che semplifica la prescrizione dei farmaci analgesici oppioidi, la sua applicazione nei Medici italiani è scarsa soprattutto per l’uso della morfina mentre è maggiore la prescrizione di altri farmaci somministrati per via transdermica uso non
raccomandato come prassi dalla Legge stessa.
Forse ancora oggi la parola morfina evoca situazioni emozionali intervenendo nel rapporto di informazione del paziente, quando tutto l’enturage famiglia-curanti è arrivato alla decisine di celare la verità sulla malattia o sul suo infausto decorso. Con quale diritto chiese Sigmund Freud agli allievi e familiari quando seppe che gli avevano nascosto la natura maligna del tumore e la non radicalità dell’intervento al quale si era sottoposto.
Ciò testimonia che la cultura del dolore e del suo trattamento abbisogna di essere riproposta e rinnovata.
Consapevole di questo razionale e di queste premesse cercherò di esprimere qualche semplice concetto, cioè in forma discorsiva, sul dolore, sulla emozione del dolore e sul diritto alle emozioni.
Prof. Dott. Gianluigi Fanchiotti